L’olio extravergine di oliva è un vero toccasana per la nostra alimentazione, tuttavia non tutto quello che è disponibile in commercio è di alta qualità. Attualmente, al supermercato è facile trovare sia olio Evo filtrato che non filtrato.
Ma quali sono le differenze e qual è il prodotto migliore, quello realmente ricco di vitamine e sostanze antiossidanti?
In realtà, a garantire la qualità più alta è una terza opzione, quella della decantazione naturale.
In questo articolo cercheremo di raccontarvi i pro e contro dell’olio evo filtrato e non filtrato, nonché i vantaggi della decantazione naturale, cosicché possiate essere certi di portare in tavola un olio extravergine davvero di qualità.
Proprietà dell’olio non filtrato: pro e contro
La prima percezione che si ha dell’olio evo non filtrato è che sia quello migliore, perché al 100% naturale, in realtà si tratta di un olio evo grezzo, dal colore più scuro.
L’olio non filtrato, come si evince dalle parole stesse, non subisce alcun processo di filtrazione. Ciò fa sì che l’olio assuma un sapore più intenso, un profumo più deciso, ma sia anche più torbido, per effetto di quelle particelle di oliva e di acqua che si depositano sul fondo e che col trascorrere del tempo, rischiano di fermentare, rovinando la qualità del prodotto.
In sintesi dunque, i pro dell’olio extravergine di oliva non filtrato sono:
- L’aspetto più intenso e denso grazie alla presenza di particelle di polpa e nocciolo di oliva;
- Viene confezionato subito dopo la spremitura in frantoio.
I contro sono:
- Potrebbe essere un olio più acido, con minor qualità organolettiche;
- Contiene particelle d’acqua;
- La minore resistenza all’invecchiamento impone che venga consumato in breve tempo.
Proprietà dell’olio filtrato: pro e contro
L’olio extravergine filtrato è più stabile e resistente al trascorrere del tempo. Grazie al processo di filtrazione, si libera delle particelle d’acqua (contenute nell’olio grezzo), un autentico pericolo per l’olio evo di qualità.
L’acqua infatti, così come la luce e l’ossigeno, è un’acerrima nemica del nettare degli ulivi, poiché è in grado di modificare le sue proprietà organolettiche, accorciandone notevolmente i tempi di conservazione.
L’olio filtrato dunque, ha un aspetto decisamente più chiaro e trasparente, rispetto a quello non filtrato.
In sintesi, i pro dell’olio evo filtrato sono:
- È meno torbido;
- Non contiene residui d’acqua;
- È più stabile e dura di più nel tempo.
I contro sono invece i seguenti:
- La perdita di molti polifenoli e sostanze nutritive
Filtrato non filtrato? Meglio la decantazione naturale
Filtrato o non filtrato dunque? Qual è l’olio migliore da acquistare? Come abbiamo visto poc’anzi, filtrare l’olio consente di eliminare tutti quei residui, che col passare del tempo, potrebbero fermentare e rovinare il sapore e l’aroma del prezioso nettare verde.
Purtroppo però l’operazione di filtraggio dell’olio extravergine ha come effetto collaterale la perdita di molti polifenoli e sostanze nutritive. Di contro, chi non effettua la filtrazione produce un olio grezzo.
L’alternativa a queste due strade esiste e si chiama decantazione naturale.
Questo metodo consente di scongiurare ogni pericolo e offrire ai consumatori un prodotto unico ed eccellente.
Come funziona?
In pratica, una volta estratto l’olio, non viene filtrato, bensì disposto all’interno di apposite cisterne in acciaio inox, dove viene lasciato a decantare naturalmente senza alcun filtro per il tempo necessario, in modo tale che tutte le particelle in sospensione si depositino sul fondo.
Dopodiché viene travasato in altre cisterne, per poi essere imbottigliato.
È senz’altro una tecnica molto più faticosa delle altre, richiede una mole di tempo e di lavoro decisamente maggiore, ma è l’unica che permette di ottenere un olio che, a differenza della filtrazione, conserva al 100% tutte le sue componenti aromatiche e i polifenoli.
Rispetto invece alla non filtrazione, assicura che sul fondo dell’olio non resti alcun tipo di deposito.
Aromi fruttati, sentori vegetali più o meno intensi, dettagli di amaro e piccante, nonché assenza assoluta di odori sgradevoli: per ottenere un olio extravergine così, il produttore deve essere competente e specializzato, capace di curare nei minimi dettagli e con una buona dose di passione ogni passaggio.
Deve essere infatti un esperto non soltanto dei moderni processi di estrazione, ma anche dei processi naturali di coltivazione, delle caratteristiche del terreno e della pianta e di tutti quegli aspetti che riguardano la composizione del frutto e del territorio.
Per un olio evo di qualità, non basta guardare il prezzo, c’è tutto un universo dietro alla bottiglia da scoprire.
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A cura di Giorgio Marretta, Biologo e produttore di olio extravergine di oliva, fondatore di Olio Aulivus e del Protocollo ”Rib.EVO”.